From Trash to Treasure: turning negatives into positives

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CORTOMETRAGGIO

From Trash to Treasure: turning negatives into positives

di Iara Lee - Lesotho/USA24 min

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Il film è visibile dalle 8 del mattino per 24 ore.

In Lesotho, un altopiano circondato dal Sudafrica, un artista di nome Nthabieng TeReo Mohanela prende materiali di scarto e li trasforma in abiti e accessori unici. Insegnando ai giovani i benefici del riciclaggio e della ricostruzione, chiama il suo progetto "From Trash to Treasure". Con il lavoro di TeReo come punto di partenza, questo cortometraggio mette in mostra un più ampio intento di reimmaginazione tra molti artisti del Lesotho, che usano la creatività per rispondere a problemi sociali radicati nel territorio: dall’erosione, al pascolo eccessivo, alla persistente povertà.
È così che alcuni registi raccontano la necessità di porre fine ai matrimoni precoci, dei musicisti scrivono canzoni sul cambiamento climatico, gli agricoltori mettono da parte semi per proteggere le specie arboree in via di estinzione, i designer usano la moda per preservare la cultura tradizionale Basotho e sfidare le percezioni comuni dell'Africa. Raccontare le innovazioni di questi artisti e cittadini comuni, ci incoraggia a prendere lezioni da coloro che ripensano, riutilizzano e reinventano ciò che appare negativo per promuovere un cambiamento positivo.
Il cortometraggio, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti in festival internazionali, si inserisce nel lavoro della Cultures of Resistance Network, un'organizzazione fondata dalla registra Iara Lee che promuove la solidarietà globale e collega e supporta agitatori, educatori, agricoltori e artisti per costruire un mondo pacifico attraverso la resistenza creativa e l'azione nonviolenta.

Iara Lee, brasiliana di origini coreane, è un'attivista, regista e fondatrice della Cultures of Resistance Network. Come regista, Iara ha diretto e prodotto diversi documentari e decine di cortometraggi negli ultimi dieci anni. Dal 1984 al 1989, è stata la produttrice del Festival Internazionale del Cinema di San Paolo in Brasile. Dal 1989 al 2003, si è stabilita a New York City, dove ha diretto la società Caipirinha Productions, dirigendo lungometraggi e cortometraggi con l’intenzione di esplorare la sinergia di diverse forme d'arte, come film, musica, architettura e poesia. Ha trascorso molto tempo in Siria, Yemen, Tunisia, Giordania e Libano, sostenendo numerosi progetti di scambio culturale con l'obiettivo di promuovere l'arte e la cultura per una solidarietà globale. Gli ultimi documentari e cortometraggi da lei diretti sono Wantoks: Dance of Resilience in Melanesia (2019), Stalking Chernobyl (2020), Dispatches from Malawi (2020). Attualmente ha altri due progetti in post-produzione: The Sami Song of Survival e The Sami in Russia.

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