4 ottobre

L'apertura del festival in streaming è dedicata a storie di donne con 4 film premiati in molti festival del mondo, storie dal Messico all'Iran per parlare di emancipazione, di sfide per la rivendicazione di diritti e di un ancora lungo cammino al riconoscimento della parità di genere. Buona Visione!

CORTOMETRAGGIO

En Camino - Messico, machismo e nuvole

di Isabella Cortese, Federico Fenucci, Giuditta VetteseItalia202130'

En Camino è la rappresentazione di un viaggio sulla situazione riguardante la violenza di genere e la discriminazione. Che cosa significa essere una donna in Messico? È questo il quesito a cui il documentario cerca di rispondere attraverso le testimonianze di molte donne e attiviste.

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LUNGOMETRAGGIO

My body, their choice

di Lucy D’CruzUK202045'

In vista del voto per la legalizzazione dell’aborto in Argentina, il giornalista della BBC Andrew Gold e la regista Lucy D'Cruz approfondiscono sia le posizioni a favore che quelle contrarie al diritto all’aborto. Incontrano così l’attivista anti-abortista Crazy Baby Lady, un’espatriata irlandese che ha subito un’aborto illegale, gli operatori di una società cattolica che si finge una clinica per aborti e un medico abortista.

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LUNGOMETRAGGIO

Nasrin

di Jeff KaufmanUSA202092'

Così nelle strade come nei tribunali, Nasrin ha lottato a lungo per i diritti delle donne, dei bambini, delle persone LGBTQ, delle minoranze religiose, dei giornalisti, degli artisti e di coloro che sono stati condannati alla pena capitale. È stata arrestata nel giugno 2018 e condannata a 38 anni di carcere, oltre a 148 frustate; nonostante la condanna, ha continuato a portare avanti la propria battaglia per la dignità e libertà di tutte le donne e gli uomini dell’Iran.

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LUNGOMETRAGGIO

Climbing Iran

di Francesca BorghettiItalia202151'

Il documentario ha come protagonista Nasim Esqui, unica donna ad essere una free-climber professionista in Iran e ad essere riuscita ad aprire nuove vie - una ottantina in tutto - in patria e all’estero. Si arrampica su pareti verticali apparentemente inespugnabili non soltanto per dare libero sfogo alla sua passione, ma anche per lanciare un forte segnale che superi le restrizioni che una società conservatrice impone ancora alle donne in Iran.

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