Iraq’s lost generation

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LUNGOMETRAGGIO

Iraq’s lost generation

di Anne Poiret - Francia 70 min

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Il film è visibile dalle 8 del mattino per 24 ore.

Si ritiene che ci siano circa centomila bambini che si sono difesi da soli dalla battaglia contro l'ISIS: dagli orfani nelle strade di Mosul ai "figli dell'ISIS", le cui famiglie hanno promesso fedeltà al califfato. Dal momento che la loro esistenza non è legalmente riconosciuta, questi bambini non hanno documenti d'identità, e di conseguenza non hanno accesso all'istruzione, alle cure mediche o all'assistenza alimentare. Dalla caduta dell'ISIS, decine di migliaia di bambini sono stati tenuti nei campi insieme alle donne, vivendo in condizioni sanitarie e umanitarie catastrofiche, le quali sono peggiorate con la crisi per il Covid-19.
Il documentario risulta essere, così, un'indagine profonda e senza precedenti su una generazione di giovani vittime della guerra contro il feroce Stato islamico. Induce a riflettere su come questi minori traumatizzati dai combattimenti - o dal loro stesso passato di bambini soldato - potrebbero essere aiutati, evitando che diventino una minaccia per la comunità internazionale e che crescano con l’odio: in che modo possiamo contribuire al rafforzamento della loro speranza per il futuro? Un futuro fatto di liberazione e riconoscimenti di diritti bistrattati, dimenticati e inesistenti; un futuro che è un grido d’aiuto, un appello alla coscienza di ognuno di noi, al quale non possiamo rimanere indifferenti.

Anne Poiret è una regista e giornalista investigativa con sede a Parigi. Il suo stile si concentra sulla narrazione filmica di traumi derivanti da situazioni "né di pace, né di guerra" in zone complicate come il Medio Oriente, la Cambogia, l'Africa: uno dei suoi lavori - Muttur: a crime against humanitarians - girato in Sri Lanka le ha fatto vincere, nel 2007 in Francia, il prestigioso Albert Londres Prize. La sua recente filmografia comprende: The State-Builders, film sull’operato delle Nazioni Unite in Sudan; The Envoy, che si cala all'interno dei negoziati di pace in Siria; Mon Pays fabrique des armes e The forgotten genocide (2011), selezionato al FIGRA International Festival of History Pessac Fespaco e all’International Festival of Human Rights Paris.

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