Once You Know

Trailer

LUNGOMETRAGGIO

Once You Know

di Emmanuel Cappellin - Francia104 min

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Il film è visibile dalle 8 del mattino per 24 ore.

La matinée è promossa dal progetto europeo People&Planet, appena lanciato a Bologna da WeWorld in occasione del Terra di Tutti Film Festival. Attraverso la prospettiva “g-local” (globale + locale) che caratterizza il progetto, le proiezioni e i materiali didattici intendono stimolare il pensiero critico sull’emergenza climatica, nonché sulle azioni e le politiche necessarie per affrontarla. Waiting for rain è un cortometraggio che documenta la gravità e complessità degli effetti, locali e globali, del cambiamento climatico e della scarsità d’acqua, che già oggi affliggono moltissime comunità. People&Planet si fa portavoce di un messaggio simile: grazie a street actions, laboratori di attivismo, eventi e programmi di scambio, milioni di giovani europei sono resi protagonisti della campagna di sensibilizzazione pan europea #WaterOfTheFuture, sulle sfide e sui comportamenti legati al cambiamento climatico e alla scarsità d’acqua.
Scopri di più fra i materiali proposti e sul sito di WeWorld.

SCHEDA FILM
Il documentario esplora l'effetto devastante del cambiamento climatico sul nostro mondo e la nostra resilienza collettiva di fronte al suo collasso. Già da tempo numerosi studi hanno illustrato dettagliatamente gli effetti distruttivi che il cambiamento climatico potrebbe avere se non si adottasse immediatamente un'azione drastica: le economie collasseranno, le infrastrutture crolleranno letteralmente, e milioni di persone saranno costrette a fuggire dalle loro case. La portata di questo disastro è enorme, addirittura difficile da concepire per molti di noi. È troppo grande, troppo spaventoso, troppo astratto. Probabilmente tutto questo accadrà entro molti dei nostri tempi di vita: un rapporto delle Nazioni Unite ha infatti scoperto che se le emissioni continueranno ad aumentare, il mondo vedrà danni irreversibili già dal 2040.
Di fronte a una prognostica così cupa, il film di Cappellin si carica di grande significato: infatti in un momento storico in cui è facile sentire che gli sforzi individuali per ridurre il consumo energetico e limitare gli sprechi sono inutili, soprattutto quando i nostri leader mondiali non sembrano disposti a intraprendere azioni significative, ‘Once You Know’ ci offre una strategia collettiva: insieme, supereremo. Il che non corrisponde ad evitare un probabile disastro economico e ambientale a causa del cambiamento climatico e dell’esaurimento energetico, ma nell'affrontare queste conseguenze e le sfide future uniti e con un atteggiamento diverso.
La narrazione è potente e ci porta in giro per il mondo, dalla Francia alla Cina, passando dal Bangladesh e dalla Grecia, sostando anche in Germania e nei Paesi Bassi, per poi approdare negli Stati Uniti. È un viaggio animato costantemente dalla ricerca della risposta a questa domanda: come si fa a vivere in un mondo sull'orlo del collasso?
Anche gli esperti sono preoccupatissimi, ma in fin dei conti non rimane altro che fidarsi degli uomini e dell’azione collettiva: modificare il proprio modo di vivere per salvaguardare il mondo e gli esseri umani può sembrare una scommessa pericolosa ma di certo non impossibile. Come afferma il regista stesso, infatti, “è il riconoscimento di questa vulnerabilità condivisa che sarà fondamentale nella ricerca di un terreno comune, per alimentare il coraggio politico necessario per agire collettivamente, anche mentre il nostro clima ci porta in acque inesplorate”.

Emmanuel Cappellin è un produttore associato alla Pulp Films dove, in sette anni, ha diretto instancabilmente ‘Once You Know’, il suo primo lungometraggio documentario per il grande schermo. Dopo essere cresciuto in Francia e negli Stati Uniti, studiando scienze ambientali (Mcgill University, Canada) e Producing & Directing (Berkeley Digital Film Institute, California), Emmanuel ha scelto il cinema per esplorare creativamente la complessa relazione tra gli esseri umani e il pianeta Terra. Il suo lavoro ha inizio con il primo attivista ambientalista e maestro d'animazione Frédéric Back, vincitore di un Oscar. Ha successivamente co-curato ‘To the Tar Sands’ (2007, DOXA e Calgary International Film Festivals) e si è recato in Cina per dirigere ‘Thoughts & Reflections’ (2010, commissione). È direttore della fotografia per i programmi televisivi francesi ARTE e France3 e collabora regolarmente con il fotografo e regista francese Yann Arthus-Bertrand, conducendo interviste per pubblicazioni mondiali come Climate Voices (2009, COP15), HUMAN (Venise Mostra, 2015) e WOMAN (Venise Mostra, 2019).

People&Planet è un progetto europeo realizzato da World e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR - Development Education and Awareness Raising Programme. Questa pagina web è stata realizzata con il sostegno finanziario dell'Unione europea. Il suo contenuto è di esclusiva responsabilità di WeWorld-GVC e non riflette necessariamente le opinioni dell'Unione europea.

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