The perimeter of Kamsé

In Burkina Faso, la desertificazione avanza e l'emigrazione sta svuotando i villaggi. A Kamsé, le donne e gli uomini che non sono partiti per la grande città si stanno organizzando per condurre una battaglia di proporzioni epiche: impedire al deserto di raggiungere la loro terra.
Dopo aver consultato un villaggio vicino afflitto dallo stesso problema - poi risolto attraverso la costruzione di una rete di dighe - gli abitanti di Kamsé decidono di fare altrettanto. Hanno così inizio i preparativi per l’edificazione di un “perimetro”: le misurazioni, il reperimento del materiale, l’organizzazione dei lavori e il coinvolgimento di tutti nelle attività di escavazione e trasporto di acqua e terra.
Così, fra il ronzio delle mosche e il fruscio delle foglie mosse da un vento bollente, gli abitanti di Kamsè si dedicano a questa dura impresa, sapientemente filmati da una serie di inquadrature fisse che hanno l’unica ambizione di voler semplicemente osservare la realtà senza manipolarla.
Dalla creazione delle dighe, ai violenti temporali sino al sacrificio animale praticato da un anziano del villaggio, The perimeter of Kamsè offre una storia di dignità e resistenza i cui protagonisti lottano per proteggersi dalla minaccia del deserto: il tutto mentre l’ombra di un’altra minaccia - lo jihadismo - viene annunciata dalla voce gracchiante di vecchie radio a batteria, lasciando lo spettatore con una sussurrata sensazione di nichilismo a fronte delle sorti dell’essere umano.

Nato nel 1969, Olivier Zuchuat ha studiato fisica e letteratura all'Università di Losanna e al Trinity College di Dublino. Ha lavorato come redattore e insegna in varie scuole di cinema. Dal 2018 è professore presso il Dipartimento Cinema di HEAD-Genève (Scuola di Arte e Design di Ginevra). È noto per i suoi pluripremiati documentari Lontano dal villaggio (2008) e Come leoni di pietra alle porte della notte (2012).